Dolore, prurito, sensazione di orecchio ovattato sono solo alcuni dei sintomi tipici dell’otite esterna.
Ma cosa fare se si accusano tali fastidi?
La prima cosa da fare è tenere l’orecchio più asciutto possibile, evitando doccia e bagno in mare o piscina. Poi è necessario rivolgersi ad uno specialista otorinolaringoiatra, perché la terapia è molto diversa in base alle origini dell’otite esterna.
Otite batterica
Nelle forme batteriche è opportuno seguire una terapia topica con gocce a contenuto antibiotico e steroideo, quindi cortisonico, e riservare la terapia antibiotica sistemica quindi iniettiva solo per i casi in cui l’otite non viene ben controllata o c’è abbondante secrezioni purulente. Localmente sono utili anche le irrigazioni nasali con soluzione borica alcolica. Inoltre è previsto un trattamento analgesico con antinfiammatori.
La maggior parte delle otiti si risolve con la terapia medica. Alcune volte si presentano batteri particolarmente resistenti e in alcune situazioni serve eseguire un tampone auricolare per l’esame colturale con antibiogramma per la ricerca di batteri poco sensibili alla terapia.
Otite micotica
Le otiti micotiche sono molto fastidiose e la terapia è diversa. Consiste essenziale nell’otomicoscopia con aspirazione delle ife fungine abbinata a terapia topica locale a base di soluzione borica e di emulsioni antimicotiche locali (gocce molto dense).
Il trattamento dell’otite micotica è generalmente più lungo.
In alcuni casi si può verificare anche la perforazione del timpano, ma si tratta di casi sporadici.
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